Vietato parlare di Meloni, così la politica vuole mettere il bavaglio ai giornalisti

Vietato parlare di Meloni, così la politica vuole mettere il bavaglio ai giornalisti

Quando è stato nominato Draghi premier sono usciti centinaia di articoli sulla sua vita privata, i suoi gusti addirittura la foto del liceo. Oggi c’è una sassaiola di insulti verso il giornalista e tutta la categoria perché è stato ripreso l’articolo de “El Pais” che tirava fuori particolari sulla vita del padre della Meloni. Infatti secondo lo sdegno collettivo di gran parte della politica e di un certo elettorato non è informazione ma “opposizione sleale”.

La Meloni andrà a governare il Paese è normale che ci sia interesse intorno alla sua vita privata. Sono stati scritti articoli sul suo compagno, la madre e anche la sorella ma secondo molti la stampa o come viene chiamata dai soliti odiatori seriali “i pennivendoli” i “giornalisti terroristi” non avrebbero dovuto scriverlo. Su questo dovevano tacere. Purtroppo la politica che non ha avuto in questa campagna elettorale nessun interesse a tutelare la professione giornalistica e la libertà di espressione sempre più compromessa dimostra ancora una volta di voler mettere il bavaglio alla stampa.

Solidarietà dalla Rete NoBavaglio al collega Clemente Pistilli

RETE #NOBAVAGLIO – LIBERI DI ESSERE INFORMATI / Diritti Solidarietà Ambiente