Flashmob di solidarietà: Ad Anzio sono tutti Lina Giannino

Flashmob di solidarietà: Ad Anzio sono tutti Lina Giannino

by Linda Di Benedetto 
Ad Anzio nella giornata di ieri i cittadini hanno manifestato con un flashmob la loro solidarietà alla consigliera del Partito Democratico Lina Giannino. La Dem ha ricevuto un proiettile 38 special in una busta con sopra il suo nome recapitato all’ufficio protocollo del comune. Il terzo di una serie di atti intimidatori nei suoi confronti da quando ha iniziato il suo mandato da consigliera due anni fa. La città di Anzio non è nuova a questo genere di episodi come ricorda il presidente del coordinamento Antimafia Anzio e Nettuno Edoardo Levantini e Fabrizio Marras di Reti di Giustizia:

”Si tratta dell’ennesimo fatto grave commesso ai danni di funzionari ed amministratori ad Anzio dal 2016 ad oggi:

1) Il 13 gennaio del 2017 scorso giungeva presso il municipio di Anzio una lettera contenente un messaggio intimidatorio ed un proiettile: entrambi indirizzati al vice sindaco di Anzio Giorgio Zucchini;
2) la notte del 14 ottobre 2017 infatti ignoti avevano già incendiato l’auto del vice sindaco di Anzio Giorgio Zucchini è opportuno sottolineare che nella notte tra il 4 e 5 agosto (del sopra indicato anno) soggetti n.m.i., probabilmente, a bordo di una moto cospargevano di benzina la mercedes di proprietà del vice sindaco parcheggiata innanzi l’abitazione dello stesso; 
3) nella notte del 18 novembre scorso 2017 ignoti hanno incendiato la vettura ed il furgone di Francesco Broccardo imprenditore e convivente dell’assessore alla cultura di Anzio Laura Nolfi; 
4) Nel mese di ottobre del 2018 ignoti recapitavano alla segretaria pro tempore di Anzio Marina Inches un proiettile ed una missiva con scritto: stai zitta.”
 
A lanciare il flashmob il giornalista de Il Messagero Giovanni Del Giaccio che ha visto nonostante fosse lunedì una discreta partecipazione di persone che hanno espresso la loro vicinanza alla Giannino con dei cartelli con la scritta “Io sono Lina” sotto il palazzo comunale di Villa Sarsina. Durante la manifestazione era in corso un consiglio comunale straordinario indetto dall’amministrazione anziate per discutere del grave atto intimidatorio.