#NOBAVAGLIO/ RIFORMA EDITORIA cronaca in pillole del voto in Senato

#NOBAVAGLIO/ RIFORMA EDITORIA cronaca in pillole del voto in Senato

Legge editoria, arriva il primo sì: Palazzo Chigi stabilirà i beneficiari dei soldi pubblici. Il fondo passa al Mef

 Sarà una riforma molto profonda e articolata, quella del settore editoriale, che investirà non solamente la disciplina dei contributi statali, ma anche temi delicati come le pensioni dei giornalisti, le funzioni dell’Ordine professionale e quella delle edicole…

RIFORMA DELL’EDITORIA/ cronaca in pillole del voto in Senato

Editoria: Fnsi, speriamo iter Camera senza ulteriori ritardi  by AGI –  19 set. – La decisione della Camera dei di calendarizzare per mercoledì 21 settembre l’esame in commissione Cultura del ddl di riforma dell’editoria, approvato l’altro giorno dal Senato, e per il 29 settembre prossimo l’avvio della discussione generale in Aula, “va nella direzione auspicata di arrivare in tempi brevi all’approvazione definitiva di un complesso di norme necessarie per gettare le basi per il rilancio del settore”. Lo affermano in una nota il segretario generale e il presidente della Fnsi, Raffaele Lorusso e Giuseppe Giulietti, auspicando che “nel pieno rispetto dell’autonomia dei deputati, l’iter si concluda senza ulteriori ritardi.

Editoria. Giacomelli: camera approvi legge prima possibile
by Dire, 19 set. – I tempi per l’approvazione definitiva della nuova legge sull’editoria, approvata al senato qualche giorno fa, “dipendono dalla presidenza della camera e dai vari gruppi parlamentari, a cui spetta la calendarizzazione. La nostra richiesta è che questo avvenga nel minor tempo possibile”. Così all’agenzia dire antonello giacomelli, sottosegretario del ministero per lo sviluppo economico, a margine dell’incontro di stamani in farnesina ‘italia e cina. Nuovi media per lo sviluppo dei sistemi paese’.
“Si tratta di una legge che contiene molti provvedimenti attesi dal settore” prosegue giacomelli, che sottolinea quanto sia “necessario che sia approvata al più presto”.

Riforma editoria, da mercoledì prossimo parte iter alla camera. In aula per ok definitivo dal 29 settembre                 by Askanews – 19 set 2016 – la riforma dell’editoria viaggia spedita verso il via libera definitivo. Il ddl, approvato in seconda lettura dal senato con modifiche, diventerà legge con l’ok della camera: mercoledì alle ore 9 è previsto l’esame del provvedimento da parte della commissione cultura di montecitorio e il 29 settembre è stato calendarizzato l’approdo in aula per la discussione generale.

giornalifot

Editoria: Piccoli (Pd), in Aula il 29. Buon lavoro in tempi rapidi = by AGI – Roma, 19 set.

Editoria: Rosato, capogruppo del Pd alla Camera,  approvare legge così com’è al più presto Commissione subito al lavoro. Voto prima di legge di stabilità by ANSA –  17 SET.

Ddl Editoria, ok Senato a tetto massimo 240 mila euro stipendi Rai. Oggi dichiarazioni di voto Varra’ per retribuzioni ed emolumenti di tutto il personale: dipendenti, consulenti, dirigenti e amministratori. Via libera all’unanimita’. Dalle forze politiche plauso bipartisan  by ilVelino/AGV NEWS  – 15 SET.

Editoria: dg Rai, tetto stipendi? Applicheremo normativa by ANSA – 15 SET.

Editoria, fnsi: via libera senato alla riforma passo importante =Ora la camera ratifichi nel più breve tempo possibile by Askanews – 15 set  – “il via libera del senato al ddl di riforma dell’editoria rappresenta un passo in avanti importante e decisivo per la messa a punto di interventi necessari al rilancio del settore”. Lo affermano, in una nota, il segretario generale e il presidente della fnsi, Raffaele Lorusso e Giuseppe Giulietti. “Vanno ringraziati i senatori, a cominciare dal relatore Roberto Cociancich, che in questi mesi hanno ascoltato e fatto proprie le istanze più importanti avanzate dal sindacato dei giornalisti. E’ adesso auspicabile che la camera dei deputati, nella piena autonomia che le è propria, giunga all’approvazione definitiva della proposta di legge, recependo le modifiche approntate dal senato, nel più breve tempo possibile, per consentire al governo di mettere a punto i necessari regolamenti che dovranno definire le modalità, e stanziare le risorse, per chiudere la fase di lunga ristrutturazione del settore avviata dalle aziende editoriali e gettare le basi per un rilancio incentrato sulla valorizzazione del lavoro regolare e sulla lotta al precariato dilagante. Restano sul tappeto le problematiche legate alle concentrazioni editoriali – avvertono lorusso e giulietti – e al superamento di norme antitrust concepite in stagioni lontane: l’augurio è che vengano presto messe al centro del confronto parlamentare e tradotte in norme di legge in linea con gli indirizzi generali definiti dell’unione europea”.

Editoria: odg e sindacato, bene via libera del Senato “Difendere equilibrio regionale faticosamente costruito” by ANSA – BOLZANO, 15 SET – “Il via libera, in seconda lettura, dell’aula del Senato al provvedimento di legge sull’editoria è un passo decisivo verso la riforma dell’Ordine dei Giornalisti che era atteso da anni. Viene restituito il consiglio nazionale a coloro che effettivamente esercitano la professione ed è snellito un organismo diventato pletorico. Attendiamo ora che in tempi brevi diventino legge le norme approvate dal Senato”. La affermano Fabrizio Franchi, presidente Ordine giornalisti Trentino Alto Adige, e Stefan Wallisch, segretario Sindacato giornalisti Trentino Alto Adige, in una nota congiunta.

Editoria: le novita’ del ddl ora all’esame della Camera by AGI – 15 set. – La riforma dell’Editoria e’ stata approvata stamane dal Senato con modifiche rispetto al testo licenziato in prima lettura dalla Camera e torna , dunque, di nuovo all’esame di Montecitorio.
Fra le principali novita’:
ISTITUZIONE DEL FONDO PER IL PLURALISMO E L’INNOVAZIONE DELL’INFORMAZIONE – Al fine di assicurare la piena attuazione dei principi di cui all’articolo 21 della Costituzione, in materia di diritti, liberta’, indipendenza e pluralismo dell’informazione, nonche’ di incentivare l’innovazione dell’offerta informativa e dei processi di distribuzione e di vendita, la capacita’ delle imprese del settore di investire e di acquisire posizioni di mercato sostenibili nel tempo, nonche’ lo sviluppo di nuove imprese editrici anche nel campo dell’informazione digitale, e’ istituito nello stato di previsione del Ministero dell’economia e delle finanze il Fondo per il pluralismo e l’innovazione dell’informazione. Il fondo e’ destinato anche alle radio tv locali oltre alle imprese editoriali costituite da cooperative e istituti no profit.
TETTO STIPENDI RAI, NON SI PUO’ SUPERARE I 240MILA EURO ANNUI – Il limite massimo delle retribuzioni di 240mila euro all’anno si applica agli amministratori, ai dipendenti e ai consulenti “del soggetto affidatario della concessione del servizio pubblico radiofonico, televisivo e multimediale”. ll tetto non puo’essere superato anche qualora l’azienda dovesse emettere dei bond. La novita’ e’ stata interodotta con un emendamento presentato dal relatore, il Pd Roberto Cociancich, e approvato all’unanimita’ a Palazzo Madama.
La riforma prevede anche una riduzione delle risorse assegnate sul Fondo per l’editoria alle imprese che danno stipendi al proprio personale, collaboratori e amministratori superiori a 240mila euro.

ORDINE GIORNALISTI – Diventano 60 i componenti del Consiglio nazionale dell’Ordine dei giornalisti e viene garantita la rappresentanza alle minoranze linguistiche.
DEFINIZIONE QUOTIDIANI ONLINE – Devono pubblicare prevalentemente online, essere regolarmente registrati nella cancelleria di un tribunale, produrre soprattutto informazione, aggiornata quotidianamente, avere un direttore responsabile iscritto all’Ordine dei giornalisti.
RADIO TV – La concessione del servizio pubblico durera’ dieci anni e ci dovra’ sempre essere la consultazione pubblica sugli obblighi di servizio per il rinnovo. Sara’ affidata con decreto del presidente del consiglio su proposta del Mise di concerto con l’Economia.
CONTRIBUTI PUBBLICI – Vengono dati in base al numero delle copie vendute, comunque non inferiore al 30% di quelle distribuite per le testate locali e del 20% per le nazionali. Il limite massimo del contributo erogabile e’ pari al 50 per cento del totale dei ricavi dell’impresa.(AGI)

EDITORIA, DE PETRIS (SI): DDL PASSO AVANTI by 9Colonne – 15 set.

Editoria: le novità del ddl ora all’esame della Camera by AGI – 15 set. La riforma dell’Editoria è stata approvata stamane dal Senato con modifiche rispetto al testo licenziato in prima lettura dalla Camera e torna , dunque, di nuovo all’esame di Montecitorio.
Fra le principali novità:
ISTITUZIONE DEL FONDO PER IL PLURALISMO E L’INNOVAZIONE DELL’INFORMAZIONE – Al fine di assicurare la piena attuazione dei principi di cui all’articolo 21 della Costituzione, in materia di diritti, libertà, indipendenza e pluralismo dell’informazione, nonchè di incentivare l’innovazione dell’offerta informativa e dei processi di distribuzione e di vendita, la capacità delle imprese del settore di investire e di acquisire posizioni di mercato sostenibili nel tempo, nonchè lo sviluppo di nuove imprese editrici anche nel campo dell’informazione digitale, è istituito nello stato di previsione del Ministero dell’economia e delle finanze il Fondo per il pluralismo e l’innovazione dell’informazione. Il fondo è destinato anche alle radio tv locali oltre alle imprese editoriali costituite da cooperative e istituti no profit.
TETTO STIPENDI RAI, NON SI PUO’ SUPERARE I 240MILA EURO ANNUI – Il limite massimo delle retribuzioni di 240mila euro all’anno si applica agli amministratori, ai dipendenti e ai consulenti “del soggetto affidatario della concessione del servizio pubblico radiofonico, televisivo e multimediale”. ll tetto non puòessere superato anche qualora l’azienda dovesse emettere dei bond. La novità è stata interodotta con un emendamento presentato dal relatore, il Pd Roberto Cociancich, e approvato all’unanimità a Palazzo Madama.
La riforma prevede anche una riduzione delle risorse assegnate sul Fondo per l’editoria alle imprese che danno stipendi al proprio personale, collaboratori e amministratori superiori a 240mila euro.

ORDINE GIORNALISTI – Diventano 60 i componenti del Consiglio nazionale dell’Ordine dei giornalisti e viene garantita la rappresentanza alle minoranze linguistiche.
DEFINIZIONE QUOTIDIANI ONLINE – Devono pubblicare prevalentemente online, essere regolarmente registrati nella cancelleria di un tribunale, produrre soprattutto informazione, aggiornata quotidianamente, avere un direttore responsabile iscritto all’Ordine dei giornalisti.
RADIO TV – La concessione del servizio pubblico durerà dieci anni e ci dovrà sempre essere la consultazione pubblica sugli obblighi di servizio per il rinnovo. Sarà affidata con decreto del presidente del consiglio su proposta del Mise di concerto con l’Economia.
CONTRIBUTI PUBBLICI – Vengono dati in base al numero delle copie vendute, comunque non inferiore al 30% di quelle distribuite per le testate locali e del 20% per le nazionali. Il limite massimo del contributo erogabile è pari al 50 per cento del totale dei ricavi dell’impresa. (AGI)

(Eco) ddl editoria: lotti e giacomelli, “soddisfatti, ora tempi rapidi alla camera” by Il sole 24 ore radiocor plus – 15 set.

Ddl Editoria, Fieg: Bene sì del Senato, ora procedere con speditezza, 15 set. by LaPresse – “Esprimiamo apprezzamento al Governo e al Parlamento per aver accolto l’appello degli editori ad approvare, nella prima seduta del Senato alla ripresa dei lavori dopo la pausa estiva, il disegno di legge sull’editoria che contiene alcuni interventi di riforma necessari per il settore che recepiscono il lavoro del Tavolo per l’editoria”. È quanto ha dichiarato il Presidente della Fieg, Maurizio Costa, dopo l’approvazione da parte del Senato del provvedimento. “La radicalità della crisi del settore impone, dopo la lunga e approfondita discussione che ha coinvolto tutte le componenti della filiera e il Parlamento, un rapido avvio nell’attuazione delle misure previste”, ha aggiunto Costa. “Ora è necessario che la Camera in tempi rapidi – ha affermato Costa – approvi definitivamente il disegno di legge e che il Governo proceda subito dopo all’emanazione dei decreti legislativi previsti”.”Innanzitutto – ha ancora sottolineato Costa – i provvedimenti in materia di incentivazione fiscale degli investimenti pubblicitari incrementali, misura utile per il rilancio dei consumi e per garantire una ripresa degli investimenti pubblicitari per la stampa quotidiana e periodica. Altrettanto urgente l’attuazione delle misure volte alla progressiva liberalizzazione della vendita di prodotti editoriali per affrontate e superare la difficile situazione delle edicole”. “Occorre poi, nel modificare i requisiti di accesso ai prepensionamenti, fare salvi i piani già presentati al Ministero del lavoro e, nel rivedere la procedura per il riconoscimento degli stati di crisi ai fini dell’accesso agli ammortizzatori sociali, mantenere la specificità del settore editoriale”, ha concluso.

Editoria: Zanda, ddl assicura liberta’ e indipendenza byAGI – 15 set.

Editoria: ok Senato a ddl, novità da Rai a contributi Fondo per settore, riordino prepensionamenti e Consiglio Ordine by ANSA – 15 SET. Il tetto agli stipendi Rai, la riduzione dei contributi pubblici per le aziende con maxi-compensi, la durata decennale della concessione Stato-Rai, incentivi per gli investimenti pubblicitari anche per radio e tv locali. Sono le principali novità introdotte dal Senato al ddl sull’editoria, approvato oggi con 154 sì (Pd, Sinistra italiana, Ap, Ala, Per le autonomie-Psi-Maie), 36 no (M5S) e 46 astenuti (FI, Lega Nord, Cor). Il provvedimento torna alla Camera, dove Fieg e Fnsi auspicano un via libera definitivo in tempi rapidi.
I cardini restano l’istituzione del Fondo per il pluralismo e l’innovazione presso il ministero dello Sviluppo economico e la delega al governo per ridefinire la disciplina sui contributi pubblici, nonché le norme sui prepensionamenti dei giornalisti e sul Consiglio dell’Ordine. Ecco, in sintesi, il testo.
IL TETTO AGLI STIPENDI – Amministratori, dipendenti e consulenti Rai non possono percepire stipendi superiori ai 240 mila euro, tetto che non potrà essere superato anche qualora l’azienda dovesse emettere bond. E’ “immediatamente applicabile”, sottolinea il relatore Roberto Cociancich (Pd). Il provvedimento prevede anche una riduzione delle risorse pubbliche alle imprese che superano nei confronti del proprio personale, di collaboratori e amministratori, il limite di 240 mila euro. Il governo è delegato a deciderne la rimodulazione.
IL FONDO – Ad alimentarlo le risorse statali per il sostegno all’editoria quotidiana e periodica, ma anche quelle per le emittenti locali. Previsto l’uso di una quota, fino a 100 milioni di euro annui per il periodo 2016-2018, delle eventuali maggiori entrate da canone Rai in bolletta. Ci sarà anche un contributo di solidarietà da parte dei concessionari di pubblicità su tv e stampa (0,1% del reddito complessivo annuo).
I SOGGETTI BENEFICIARI – Il testo delega il governo a ridefinire l’intera disciplina – entro sei mesi dall’entrata in vigore della legge – partendo dalla platea dei beneficiari. Tra questi, oltre alle tv locali, le cooperative giornalistiche e gli enti senza fini di lucro, quotidiani e periodici delle minoranze linguistiche, imprese ed enti che editano periodici per non vedenti o ipovedenti, associazioni di consumatori, imprese editrici di quotidiani e periodici diffusi all’estero.
Esclusi esplicitamente i giornali di partito e le imprese editrici di quotidiani e periodici che fanno capo a gruppi editoriali quotati o partecipati da società quotate. Ulteriori requisiti, la riduzione a due anni dell’anzianità dell’impresa, l’applicazione contratti di lavoro e l’edizione della testata in formato digitale, anche in parallelo con la carta.
L’ammontare del contributo dipenderà dal numero di copie annue vendute (non inferiore al 30% delle copie distribuite per le testate locali e al 20% per quelle nazionali) e dagli utenti unici raggiunti, oltre che dal numero di giornalisti assunti.
Previsti ‘criteri premiali’ per l’assunzione a tempo indeterminato di under 35 e limiti massimi al contributo erogabile (50% del totale dei ricavi dell’impresa).
INCENTIVI E LIBERALIZZAZIONE VENDITA – Il governo dovrà anche semplificare l’erogazione dei contributi, incentivare gli investimenti nell’innovazione digitale, assegnare finanziamenti a progetti innovativi, liberalizzare la vendita dei prodotti editoriali e gli orari di apertura dei punti vendita, incentivare sul piano fiscale gli investimenti pubblicitari su quotidiani e periodici nonché sulle radio e tv locali.
ORDINE GIORNALISTI E PREPENSIONAMENTI – Il testo delega il governo ad adottare – entro sei mesi dall’entrata in vigore della legge – criteri più stringenti per il ricorso ai prepensionamenti dei giornalisti e a rivedere la procedura per il riconoscimento degli stati di crisi, nonché a riordinare e razionalizzare le regole per il Consiglio dell’Ordine (il numero dei componenti viene fissato a 60).
CRITERI DI EROGAZIONE DEI CONTRIBUTI – Vengono definiti l’erogazione del contributo in due rate (la prima entro il 30 maggio, pari al 50%), tempi e modalità di presentazione delle domande, la testata online (deve essere regolarmente registrata presso una cancelleria di tribunale, avere un direttore responsabile iscritto all’Ordine, produrre principalmente informazione con aggiornamento quotidiano, non essere una mera trasposizione telematica di una testata cartacea né un mero aggregatore di notizie).
LA CONCESSIONE RAI – Viene ridotta a dieci anni, con un regime transitorio di non oltre tre mesi by ANSA. Cociancich (Pd), tetto stipendi Rai vale subito Contributi ridotti a chi sfora, non si usino per maxi compensi. 15 Set.

Editoria, Collina (Pd): Testo positivo e atteso, aperto a futuro. 15 set by LaPresse.

Editoria, Mancuso (Ap): Riforma innovativa, che dà equilibrio al sistema , 15 set by LaPresse.

EDITORIA: NEL DDL UN FONDO DI 100MLN E RIFORMA CONSIGLIO ODG/SCHEDA , 15 set.by AdnKronos – L’Assemblea del Senato ha approvato, con modifiche, il ddl sull’editoria. Il testo, che torna alla Camera, prevede, all’articolo 1 l’istituzione del Fondo per il pluralismo e l’innovazione dell’informazione, alimentato da risorse statali già destinate all’editoria e all’emittenza locale, da un contributo di solidarietà a carico delle società concessionarie di raccolta pubblicitaria e per una parte, fino a un massimo di cento milioni, dalle maggiori entrate del canone Rai. Sono ammesse al finanziamento le cooperative di giornalisti, gli enti senza fini di lucro, le imprese editrici espressione delle minoranze linguistiche, i periodici per non vedenti, le associazioni per i consumatori, i giornali in lingua italiana diffusi all’estero. L’articolo 2 conferisce deleghe al governo per ridefinire la disciplina del sostegno pubblico per il settore dell’editoria e dell’emittenza locale, per riordinare la disciplina pensionistica dei giornalisti, che dovrà allinearsi con la disciplina generale, e per razionalizzare composizione e competenze del Consiglio nazionale dell’ordine dei giornalisti. L’articolo 3 detta disposizioni per il riordino dei contributi alle imprese editrici; l’articolo 4 introduce un riferimento all’equo compenso dei giornalisti; l’articolo 5 punisce l’esercizio abusivo della professione di giornalista; l’articolo 6 detta nuove disposizioni per la vendita dei giornali, prevedendo la liberalizzazione degli orari e dei punti vendita. La Commissione ha previsto un parere parlamentare rinforzato sul decreto che definisce requisiti e modalità dei finanziamenti; ha fissato in 60, anziché 36, il numero massimo dei componenti del Consiglio dell’ordine dei giornalisti, del quale deve far parte un rappresentante delle minoranze linguistiche. La Commissione ha previsto anche che la prima rata del contributo sia pari al 50 per cento; ha introdotto l’articolo 6-bis, in base al quale l’affidamento in concessione del sevizio pubblico radifonico, televisivo e multimediale ha durata decennale ed è preceduto da una consultazione pubblica sugli obblighi del servizio. Con il ddl è stato approvato anche l’emendamento del relatore Cociancich che fissa un tetto di 240mila euro annui per le retribuzioni in Rai, salvo, come prevede un altro emendamento approvato, per le consulenze di tipo speciale, che potranno sforare tale limite.

Editoria: relatore, riforma necessaria, primo passo rilancio settore
by Il sole 24 ore radiocor plus -15 set – il ddl sull’editoria approvato oggi dal senato “non solo garantirà risorse e una riorganizzazione normativa necessaria per il settore, ma getta anche le basi per avviare una riforma complessiva del sistema delle comunicazioni dando così una prospettiva alle imprese che vivono una situazione di crisi”.
Lo afferma il relatore roberto cociancich (pd).
“L’adeguamento del fondo per l’editoria è il punto centrale della riforma – aggiunge il relatore – che in futuro sarà alimentato non solo da risorse statali, destinate al sostegno dell’editoria quotidiana e periodica, ma anche quelle per le emittenti locali. Il testo delega il governo a ridefinire l’intera disciplina, partendo dai beneficiari. Tra questi potranno esserci le cooperative giornalistiche ed enti senza fini di lucro, ma non i giornali di partito. L’auspicio, ora, è che la camera dia al più presto l’ok definitivo come, si spera, sia altrettanto per l’iter dei regolamenti dei decreti attuativi”.
“Dopo un lunga e fruttuosa discussione, che ha visto tutte le componenti della filiera coinvolte anche su sollecitazione degli editori – sottolinea il senatore – siamo arrivati a una sintesi ottimale, seppur perfettibile. E’ un primo passo per gettare le basi per il rilancio del comparto. Con l’ampliamento della platea dei destinatari del sostegno pubblico a radio e tv locali, la reintroduzione della distinzione tra testate nazionali e locali nel rapporto tra venduto e distribuito, uno dei criteri per accedere ai contributi (20% per le nazionali, 30% per le locali), la riduzione a dieci anni della durata della concessione del servizio pubblico e il tetto agli stipendi per dirigenti e personale della rai a 240mila euro, in senato abbiamo contribuito a migliorare il testo”.

Editoria: Calderoli, no a fondi a cialtroni informazione by ANSA – 15 SET.- In dissenso con il gruppo della Lega Nord, che si è astenuta sul provvedimento, il senatore Roberto Calderoli ha annunciato in Aula il suo voto “contro il ddl editoria: se l’atteggiamento del mondo dell’informazione è il comportamento che ha tenuto in questi giorni, visto anche quello che è stato pubblicato oggi, non darei un euro a chi prezzolatamente è al servizio del comandante di turno”.
Calderoli ha citato l’emendamento che aveva presentato “per escludere dal contributo quelle aziende che avessero avuto dipendenti oltre i 240 mila euro. C’era parere favorevole del governo che si era rimesso all’Aula. Poi si è scatenata una serie di telefonate da parte di tutti i soggetti che avrebbero avuto i finanziamenti tagliati. E’ stata talmente forte la grandinata di telefonate che si è rinviato l’esame dell’emendamento e si è ricorsi a una ‘riduzione’ dei finanziamenti pubblici”.
L’esponente del Carroccio ha ricordato anche di aver presentato per primo un emendamento sul tetto agli stipendi Rai, “ma per non subire la decisione dell’opposizione, si è usato il trucchetto di far presentare un emendamento identico del relatore, mettendolo in votazione prima. Allora ho riformulato il mio per metterlo ai voti prima. La modifica è passata, ma tg e giornali hanno parlato solo dell’emendamento del relatore, forse perché i giornali sono quelli che avranno meno contributi per effetto dell’altra modifica a mia firma. Il contributo pubblico ai cialtroni non lo voglio dare”.

Editoria: ok Senato con 154 si’. Ora ddl torna alla Camera by AGI – 15 set. – Ok del Senato alla riforma dell’Editoria, con 154 si’, 36 voti contrari e 46 astenuti. Il testo, modificato rispetto alla prima lettura, torna ora all’esame della Camera.

Editoria. Morra: in italia manca libertÀ informazione, m5s vota no testo ha troppi difetti per poter ottenere voto positivo by Dire, 15 set. – “E’ un testo che ha troppi difetti per poter ottenere un voto positivo da parte di un movimento nato anche perchè in italia manca una vera libertà di informazione”.Pertanto, “anticipo il voto contrario del movimento e ricordo che in italia c’è una emergenza dell’informazione che è sotto gli occhi di tutti”. Lo dic eil senatore m5s nicola morra nella dichiarazione di voto sul ddl editoria.

Rai: Siddi, no a stipendi d’oro ma non si penalizzi azienda by ANSA – 14 SET – “Aspettiamo di capire cosa dice la norma, ma è evidente la sensazione che si sia votata una disposizione dagli effetti controversi, che rischiano di penalizzare il servizio pubblico rispetto al sistema privato”. E’ l’analisi del consigliere Rai Franco Siddi a proposito del tetto agli stipendi della tv pubblica approvato oggi dal Senato nell’ambito del ddl editoria.

Editoria: Gasparri, testo stipendi Rai è battaglia di FI

.Editoria: Calderoli, per la Rai è fine del Bengodi

Ddl Editoria, dal Senato ok a tetto massimo 240 mila euro stipendi Rai Varra’ per retribuzioni ed emolumenti di dirigenti, personale e amministratori. Dalle forze politiche plauso bipartisan by ilVelino/AGV NEWS –  14 SET.

Voto finale riforma editoria slitta a domani oggi avviate le dichiarazioni di voto conclusive, 14 set. by Askanews

EDITORIA: SI’ UNANIME SENATO A EMENDAMENTO TETTO STIPENDI RAI by AdnKronos

EDITORIA: M5S, TETTI A STIPENDI RAI E’ NOSTRA VITTORIA = Airola, voteremo sì a emendamento

Editoria, tetto stipendi rai non vale per consulenze “specifiche” lo prevede un subemendamento approvato dall’assemblea del senato , 14 set by Askanews

Editoria:Verducci(Pd), tetto stipendi voluto da Pd e governo by Ansa

Editoria: Fabbri, bene Cociancich, Rai si autoregolamenti  by ANSA  14 SET

EDITORIA, RUTA (PD): IN AULA SENATO OK A ODG SU COMPOSIZIONE CONSIGLIO ODG by 9Colonne, 14 set – “L’Aula del Senato ha approvato stamattina nel corso dell’esame del disegno di legge sull’Editoria l’ordine del giorno che ho presentato con cui si impegna il Governo, nell’esercizio della delega per il riordino e la razionalizzazione delle norme concernenti il Consiglio nazionale dell’Ordine dei giornalisti, a prevedere che almeno il 33% dei componenti del Consiglio nazionale siano eletti su base regionale”. Lo afferma in una nota il senatore del Pd Roberto Ruta, primo firmatario del testo che ha ricevuto parere favorere del relatore e del Governo. “L’accoglimento da parte del Governo dell’ordine del giorno – prosegue Ruta – garantirà che in sede di revisione della composizione del Consiglio nazionale dell’Ordine dei giornalisti, sia prevista la presenza di almeno un rappresentante per ogni regione, assicurando in tal modo la rappresentatività territoriale anche delle regioni più piccole, come il Molise”.

Riforma editoria, marcia indietro su tetto stipendi giornalisti. Relatore si esprime a favore ma poi emendamento calderoli accantonato by Askanews –  13 set.

Editoria:M5S,ok Renzi a finanziamenti perché c’è referendum by ANSA –  13 SET.