#NOBAVAGLIO / Al fianco di Marco Zavagli direttore di Estense.com: “Fare il proprio lavoro di giornalista non può essere un reato”

#NOBAVAGLIO / Al fianco di Marco Zavagli direttore di Estense.com: “Fare il proprio lavoro di giornalista non può essere un reato”

Ferrara, vietato fare cronaca e criticare. Un giornale che racconta fatti e misfatti della vita cittadina e della sua amministrazione, esercitando legittimamente il diritto di critica, dovrebbe essere una prassi comune. Anzi una missione che giustifica la funzione pubblica di qualsiasi mezzo di informazione e il ruolo dei media. Ma non a Ferrara dove svolgere una normale attività giornalistica comporta di finire in Tribunale, sotto processo per diffamazione. La colpa? Aver scritto e documentato i problemi dei cittadini e della città e avanzando domande e dubbi sulle spese sostenute dall’ammnistrazione guidata dal sindaco leghista Alan Fabbri.

Ne sa qualcosa il direttore di Estense.com, Marco Zavagli, finito sul banco degli imputati a seguito della querela presentata dal primo cittadino del comune dell’Emilia Romagna. Oggi, 23 gennaio, si svolgerà la prima udienza al tribunale di Ferrara.

L’accusa di diffamazione riguarda un editoriale che avrebbe avuto l’ardire di evidenziare l’esborso di risorse importanti che il sindaco avrebbe destinato alla comunicazione col rischio di alimentare una macchina di propaganda a uso e consumo dell’amministrazione locale. Una critica che non è stata gradita dal primo cittadino che ha deciso di qurelare il direttore di Estense.com. preferendo trasferire il contronto dall’ambito di una normale dialettica democratica a quello giudiziario.

Sulla vicenda, il pubblico ministero aveva chiesto l’archiviazione affermando che “le espressioni utilizzate nell’articolo rappresentano l’esercizio del diritto di cronaca e di critica del giornale e del giornalista”. Il sindaco si è opposto alla richiesta di archiviazione avanzata e il 18 marzo 2022 Marzo Zavagli è stato rinviato a giudizio dal giudice per le indagini preliminari.

Una fatto grave che appare come un tentativo di intimidazione per voler silenziare di mettere il bavaglio ai giornalisti ( già in passato Estense.com è stata oggetto di varie forme di intimidazione) e per cercare di bloccare approdimenti di vicende dche riguardano la gestione della pubblica amministrazione. E’ come se si volesse punire un giornalista per il lovoro doveroso che deve svolgere documentandosi, facendo anche domande scomode, chiedendo spiegzioni. Invece in una democrazia il compito delle istituzioni sarebbe quello di favorire la verifica degli atti compiuti e non di ostacolarla garantendo una informazione corretta.

Tante le dichiarazioni di solidarietà di personaggi della cultura e della politica, come Ilaria Cucchi, nei confronti di Zavagli e a difesa di Estense.com e della libertà di stampa.

La Rete Nobavaglio è al fianco di Marco Zavagli, la cui unica colpa è solo di cercare di svolgere il proprio lavoro in modo indipendente. E si rivolge anche al sindaco Fabbri invitandolo a ritirare la querela perchè alle critiche si dovrebbe cercare di rispondere argomentando il proprio operato più che rivolgersi al giudice.