Quel “sisma all’italiana” di Charlie che ha scosso gli animi
di Rossella Assanti
Una vignetta firmata da Felix del giornale satirico francese fa discutere gli italiani.
“Terremoto all’italiana” è il titolo a cui seguono tre figure di uomini feriti e schiacciati dal terremoto. Sopra le loro teste tre differenti nomi di pasta tipica nostrana: penne al pomodoro, penne gratinate, lasagna.
È su questa che le forche si sono impuntate. Critiche hanno iniziato ad alzare polveroni sui social, lasciando dietro il “Je suis Charlie” solo un profondo silenzio e ronzii di indignazione.
E la domanda è: la satira deve avere limiti?
I giornali francesi si schierano contro Charlie Hebdo: “Con la loro satira pesante stanno solo rendendo propri nemici i Paesi esteri.”
La libertà d’espressione deve anche avere in minimo di tatto, rispetto, richiedono questo gli italiani e non solo.
Ad ogni azione corrisponde una reazione e non mancano quelle di difesa sui social: “La satira deve essere pesante, deve sconvolgere, far pensare toccando i punti deboli, le situazioni drammatiche. Altrimenti non sarebbe tale.”
La vignetta poi continua mostrando nella seconda parte case rase al suolo e una donna schiacciata dalle macerie che urla: “Italiani…non è Charlie Hebdo che ha costruito le vostre case. È la mafia.”
Ed è qui che la satira fa davvero il suo colpo, andando dritta al cuore del cancro di questo stivale.