#NOBAVAGLIO/ Quel “sisma all’italiana” di Charlie che ha scosso gli animi – di ROSSELLA ASSANTI

#NOBAVAGLIO/ Quel “sisma all’italiana” di Charlie che ha scosso gli animi – di ROSSELLA ASSANTI

Quel “sisma all’italiana” di Charlie che ha scosso gli animi

di Rossella Assanti assanti11

Una vignetta firmata da Felix del giornale satirico francese fa discutere gli italiani.
“Terremoto all’italiana” è il titolo a cui seguono tre figure di uomini feriti e schiacciati dal terremoto. Sopra le loro teste tre differenti nomi di pasta tipica nostrana: penne al pomodoro, penne gratinate, lasagna.
È su questa che le forche si sono impuntate. Critiche hanno iniziato ad alzare polveroni sui social, lasciando dietro il “Je suis Charlie” solo un profondo silenzio e ronzii di indignazione.
L’affermazione, la più diffusa è senza dubbio: <<c’è un limite alla satira.>>
E la domanda è: la satira deve avere limiti?
I giornali francesi si schierano contro Charlie Hebdo: “Con la loro satira pesante stanno solo rendendo propri nemici i Paesi esteri.”
La libertà d’espressione deve anche avere in minimo di tatto, rispetto, richiedono questo gli italiani e non solo.
Ad ogni azione corrisponde una reazione e non mancano quelle di difesa sui social: “La satira deve essere pesante, deve sconvolgere, far pensare toccando i punti deboli, le situazioni drammatiche. Altrimenti non sarebbe tale.”
La vignetta poi continua mostrando nella seconda parte case rase al suolo e una donna schiacciata dalle macerie che urla: “Italiani…non è Charlie Hebdo che ha costruito le vostre case. È la mafia.”
Ed è qui che la satira fa davvero il suo colpo, andando dritta al cuore del cancro di questo stivale.