La Rete NoBavaglio aderisce alla manifestazione di Europe for peace “Cessate il fuoco subito, negoziato per la Pace! “

La Rete NoBavaglio aderisce alla manifestazione di Europe for peace “Cessate il fuoco subito, negoziato per la Pace! “

La Rete NoBavaglio aderisce alla manifestazione di Europe for peace. Manifestazione Nazionale a Roma il 5 novembre

EUROPE FOR PEACE
5 novembre ore 12
TUTTI in piazza della Repubblica

DIAMO VOCE ALLA PACE
Rete #NOBAVAGLIO

Rete NoBavaglio in piazza al fianco di tutte le associazioni per la pace, la libertà di stampa e per chiedere la libertà di Julian Assange.

La Rete NoBavaglio – Liberi di essere informati sarà presente in piazza il 5 novembre al fianco della Rete dei Numeri Pari delle associazioni, i sindacati, le cooperative sociali, i presidi antimafia, le case delle donne, i comitati, le parrocchie e le fattorie sociali insieme a tutte le realtà nazionali e territoriali promotrici della mobilitazione. Come giornalisti, operatori dell’informazione e della comunicazione, e come attivisti per i diritti umani e civili sposiamo a pieno le ragioni con cui è stata indetta la manifestazione: ‘EUROPE FOR PEACE’, ‘Cessate il fuoco subito – Negoziato per la pace. Saremo in piazza anche per ribadire l’importanza di una informazione indipendente specie in tempo di guerra dove i media diventano armi di propaganda per condizionare l’opinione pubblica. In questo contesto è fondamentale il pluralismo dell’informazione per evitare una narrazione della guerra a senso unico. E mettendo al centro il diritto dei cittadini a essere informati correttamente.Saremo in piazza anche al fianco di Julian Assange che paga la colpa di aver denunciato gli orrori della guerra e per questa ragione viene trattato come un criminale. Reputiamo strettamente collegati i temi di un’informazione libera a quelli della giustizia sociale: imbavagliare l’informazione, è un’anticamera di un Paese che rischia una gestione dittatoriale dei processi che lo governano. Chiediamo pace ma anche giustizia sociale e tutela dei diritti civili e umani. Difendiamo la libertà, perché senza libertà una stampa può essere solo una cattiva stampa. La libertà di Assange come di ogni singolo cronista, capo redattore, ufficio stampa, blogger è la sentinella a garanzia di una sana democrazia. Con queste parole d’ordine saremo in piazza il 5 novembre.Rete NoBavaglio – Liberi di essere informati / Diritti Ambiente Solidarietà

Cessare il fuoco subito, negoziato per la pace, una conferenza internazionale per la pace, la messa al bando di tutte le armo nucleari. Sono le parole d’ordine della grande manifestazione per la pace e chiedere lo stop del conflitto in Ucraina promossa dalla rete Europe for peace.

Le adesioni

Oltre mille sigle e realtà del sociale del volontariato del mondo sindacale e dell’ambientalismo, dell’antifascismo e del movimento cattolico hanno aderito alla grande manifestazione che si svolgerà sabato 5 novembre nel centro della capitale.  La manifestazione è promossa e gestita da Europe for Peace, espressione dalla società civile. I partiti politici ed i loro rappresentanti che condividono la piattaforma di convocazione della manifestazione sono “benvenuti nel corteo ed in piazza ma senza bandiere di partito” spiegano i promotori. Non sono previsti interventi di politici dal palco. In corteo che partirà alle 13 da piazza della Repubblica per arrivare a San Giovanni.

I percorso

Il concentramento della manifestazione nazionale è fissato per le ore 12.00 presso Piazza della Repubblica e la partenza del corteo è prevista per le ore 13.00 – 13:30. Il percorso del corteo è Piazza della Repubblica – Via Terme di Diocleziano – Via Amendola – Via Cavour – Piazza dell’Esquilino – Via Liberiana – Piazza Santa M. Maggiore – Via Merulana – Largo Brancaccio – Via Merulana – Viale Manzoni – Via Emanuele Filiberto – Piazza San Giovanni.

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L’appello per fermare la follia della guerra

“La minaccia nucleare incombe sul mondo. È responsabilità e dovere degli stati e dei popoli fermare questa follia. L’umanità ed il pianeta non possono accettare che le contese si risolvano con i conflitti armati. La guerra ha conseguenze globali: è la principale causa delle crisi alimentari mondiali, ancor più disastrose in Africa e Oriente, incide sul caro-vita, sulle fasce sociali più povere e deboli, determina scelte nefaste per il clima e la vita del pianeta. La guerra ingoia tutto e blocca la speranza di un avvenire più equo e sostenibile per le generazioni future – si legge nell’appello della manifestazione – Questa guerra va fermata subito. Condanniamo l’aggressore, rispettiamo la resistenza ucraina, ci impegniamo ad aiutare, sostenere, soccorrere il popolo ucraino, siamo a fianco delle vittime. Siamo con chi rifiuta la logica della guerra e sceglie la nonviolenza”.

La condanna dell’invasione dell’Ucraina

E ancora: “L’inaccettabile invasione dell’Ucraina da parte della Russia ha riportato nel cuore dell’Europa la guerra che si avvia a diventare un conflitto globale tra blocchi militari con drammatiche conseguenze per la vita e il futuro dei popoli ucraino, russo e dell’Europa intera. Siamo vicini e solidali con la popolazione colpita, con i profughi, con i rifugiati costretti a fuggire, ad abbandonare le proprie case, il proprio lavoro, vittime di bombardamenti, violenze, discriminazioni, stupri, torture”.

La necessità di un negoziato come alternativa alla carneficina di mesi di guerra è al centro della mobilitazione. “Questa guerra va fermata subito. Basta sofferenze. L’Italia, l’Unione Europea e gli stati membri, le Nazioni Unite devono assumersi la responsabilità del negoziato per fermare l’escalation e raggiungere l’immediato cessate il fuoco. È urgente lavorare ad una soluzione politica del conflitto, mettendo in campo tutte le risorse e i mezzi della diplomazia al fine di far prevalere il rispetto del diritto internazionale, portando al tavolo del negoziato i rappresentanti dei governi di Kiev e di Mosca, assieme a tutti gli attori necessari per trovare una pace giusta. Insieme con Papa Francesco diciamo: “Tacciano le armi e si cerchino le condizioni per avviare negoziati capaci di condurre a soluzioni non imposte con la forza, ma concordate, giuste e stabili”.

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Il ruolo delle Nazioni Unite

L’umanità ed il pianeta devono liberarsi dalla guerra. “Chiediamo al Segretario Generale delle Nazioni Unite di convocare urgentemente una Conferenza Internazionale per la pace, per ristabilire il rispetto del diritto internazionale, per garantire la sicurezza reciproca e impegnare tutti gli Stati ad eliminare le armi nucleari, ridurre la spesa militare in favore di investimenti per combattere le povertà e di finanziamenti per l’economia disarmata, per la transizione ecologica, per il lavoro dignitoso – spiega il movimento pacifista – Occorre garantire la sicurezza condivisa. Le guerre e le armi puntano alla vittoria sul nemico ma non portano alla pace: tendono a diventare permanenti ed a causare solo nuove sofferenze per le popolazioni. Bisogna invece far vincere la pace, ripristinare il diritto violato, garantire la sicurezza condivisa. Non esiste guerra giusta, solo la pace è giusta. La guerra la fanno gli eserciti, la pace la fanno i popoli.

L’Italia, la Costituzione, la società civile ripudiano la guerra. Insieme esigiamo che le nostre istituzioni assumano questa agenda di pace e si adoperino in ogni sede europea ed internazionale per la sua piena affermazione”.