Occupazione Caravaggio, assemblee e staffette anti-sfratto

Occupazione Caravaggio, assemblee e staffette anti-sfratto

Dal 15 luglio scorso a Roma è esplosa “l’emergenza sgomberi”. La prima occupazione a essere colpita è stata quelle di Via di Cardinal Capranica, dove vivevano 78 famiglie e 70 minori. Oggi, nel mirino del Ministero degli Interni e della Prefettura c’è l’occupazione di Viale del Caravaggio: 127 famiglie e 80 minori.

Il 2 agosto si è tenuto il primo incontro del tavolo tecnico permanente per il superamento dell’emergenza abitativa convocato dal Comune, al quale erano presenti anche la Regione e il Presidente del Municipio VIII. Tutti i partecipanti hanno condiviso la necessità di mettere in campo delle soluzioni concrete e adeguate per le famiglie, che devono precedere e scongiurare ogni ipotesi di sgombero forzoso.

In questa situazione le istituzioni devono fare la loro parte opponendosi alla realizzazione dello sgombero fino a che non saranno pronte delle soluzioni alternative reali per tutte le famiglie, così come prevede la legge. Ma siamo molto preoccupati perché le soluzione abitative le devono trovare quelle stesse istituzioni che sino a oggi sono rimaste ferme e hanno ignorato la gravità della situazione. Quello che ci hanno fatto capire, è che Prefetto e Ministro dell’Interno vogliono sgomberare Caravaggio a fine agosto a prescindere dalle alternative, producendo una situazione che sarebbe esplosiva e drammatica. Si andrebbero a sommare alle 50 famiglie rimaste per strada, delle 78 di Cardinal Capranica (questi i dati reali, che smentiscono le bugie del Comune), le 127 famiglie di Caravaggio. 

È evidente che su Roma si vuole giocare una partita in cui il ministro Salvini in nome della sicurezza, della legalità e della guerra ai poveri e ai migranti, continuerà a distogliere l’attenzione dai propri fallimenti e dalle vicende che lo riguardano. L’ennesima operazione di dissuasione di massa. Non possiamo accettare che si ripeta quanto visto a Cardinal Capranica. Per questo abbiamo tutti la responsabilità in questa fase così difficile di rafforzare le nostre relazioni, le nostre attività e di stringerci in maniera solidale con le famiglie di Caravaggio. Abbiamo poco tempo per agire, e il quadro è molto complicato, ma possiamo tutti insieme provare a vincere questa battaglia.

Giovedi 22 agosto alle ore 18:00 i movimenti per il diritto all’abitare hanno convocato un’assemblea cittadina presso l’occupazione di Viale del Caravaggio, per discutere insieme di come affrontare la situazione. La questione ci riguarda tutti e tutte. Per questo convochiamo una riunione del nodo romano della Rete per lo stesso giorno alle ore 16:30. È la data e il luogo che abbiamo scelto per condividere tra di noi l’analisi della situazione e aggiornarci su quanto succederà nei giorni a seguire. 

Un’ultima comunicazione importante: come sapete le famiglie che vivono in condizione di disagio abitativo affrontano quotidianamente il problema della precarietà lavorativa ed economica e uno sgombero senza alternative peggiora drammaticamente la situazione. In questi giorni stiamo ricevendo richieste di aiuto nella ricerca di lavori da parte di alcune famiglie e singoli sgomberati lo scorso 15 luglio da Cardinal Capranica – soprattutto da parte di giovani donne e ragazze madri. Chiunque avesse la possibilità e/o i contatti per offrire a queste persone un’occasione di inclusione e sostegno può contattare direttamente  la Rete dei Numeri Pari  che sta raccogliendo le proposte.

Considerata la gravità e l’importanza del momento che stiamo vivendo, alla luce della crisi di governo appena annunciata da Salvini e che inciderà sul destino di Roma, vi chiediamo di partecipare e di confermare la vostra presenza alla riunione della Rete e all’assemblea delle 18. Invitiamo le realtà che non potranno essere presenti in quell’occasione, a passare comunque nei prossimi giorni a Viale del Caravaggio per conoscere le persone che lì vivono e portare sostegno e solidarietà nelle forme che ritenete. Ad esempio, l’associazione Che Guevara ha già risposto all’appello organizzando dei turni per andare a dormire lì.
Il gruppo di comunicazione  RETE NUMERI PARI