by Repubblica.it
Delitto Matteotti tra ricordi e dibattiti storici i nuovi segreti sulle tangenti del fascismo
A novantaquattro anni dalla morte dell’esponente socialista vive la memoria ma anche la ricerca di verità sul mistero del sequestro e dell’omicidio. Il 10 giugno la cerimonia istituzionale, al mattino, in Lungotevere Arnaldo da Brescia e, alla sera, a Castelnuovo di Porto l’approfondimento con Marco Omizzolo, Tano D’Amico e Luca Villoresi
di MARINO BISSO
Novantaquattro anni dopo la morte di Giacomo Matteotti vivono il ricordo, l’indignazione ma anche la voglia di cercare ancora verità sul mistero del sequestro e dell’omicidio che venne compiuto dieci giorni dopo lo storico intervento in Parlamento in cui l’esponente socialista denunciò le violenze e le intimidazioni che avevano caratterizzato le elezioni vinte da Mussolini nell’aprile del ’24. Ma l’assassinio venne ordinato alla vigilia di un altro intervento a Montecitorio, in cui Matteotti avrebbe dovuto rendere pubblico un dossier sulle tangenti del nascente regime fascista.