#PRESSing News – LA SETTIMANA DI NAVIGAZIONE DELL’EDITORIA

#PRESSing News – LA SETTIMANA DI NAVIGAZIONE DELL’EDITORIA

Editoria: Independent non sarà più stampato, solo su web L’annuncio ufficiale dell’editore, ultimo numero il LONDRA, 12 FEB – L’Independent e l’Independent on Sunday non verranno più stampati e resterà solo la loro versione su internet. Lo ha annunciato l’editore Esi Media. L’ultima edizione su carta del quotidiano britannico uscirà nelle edicole del Regno Unito il 26 marzo. fonte ANSA

Editoria:giornalisti Garantista,chiediamo stipendio promesso

CATANZARO, 12 FEB – “A un mese circa dall’accordo che prevedeva la firma della cassa integrazione e il pagamento di almeno uno dei 12 stipendi arretrati, l’amministratore della cooperativa, Francesco Armentano, non ha ancora provveduto al pagamento delle spettanze dei giornalisti”. É quanto si afferma in un documento approvato dall’assemblea dei giornalisti del quotidiano “Il Garantista”.
“Dopo che la cessione del credito dei contributi per l’editoria del 2014 è finita nei conti correnti dello stampatore Umberto De Rose, a tutto discapito dei giornalisti dell’edizione calabrese – si aggiunge nel documento – non abbiamo avuto alcun atto formale che possa garantire che la cessione del 2015 non faccia la stessa fine. Chiediamo dunque a chi amministra questo giornale di versare immediatamente lo stipendio promesso e di attivare le pratiche per la cessione del credito che dovranno essere concordate con il segretario dell’Fnsi della Calabria, Carlo Parisi. In caso contrario valuteremo la possibilità di attivare forme di protesta e denuncia di quel che sta accadendo”. fonte ANSA

Radiotv locali: Aeranti-Corallo,a rischio 50 mln extragettito Rai

Roma, 12 feb. – E a “forte rischio” l’attuale stanziamento dei contributi annuali per le imprese televisive e radiofoniche locali derivante dall’extragettito Rai, nella misura massima di 50 milioni di euro annui. Lo denuncia l’aeranti-orallo, l’associazione che raggruppa le imprese dell’emittenza privata locale, partendo dal fatto che nell’ambito dei lavori della Commissione VII della Camera, durante la discussione relativa all’istituzione del Fondo per il pluralismo e l’innovazione dell’informazione e deleghe al governo per la ridefinizione del sostegno pubblico all’editoria, il presidente Flavia Piccoli Nardelli, ha proposto l’adozione di un nuovo testo, elaborato dal Comitato ristretto, che riunisce le precedenti proposte quale testo base per il prosieguo dell’esame in sede referente. E in particolare il provvedimento, se approvato, abrogherebbe le norme, appena emanate, della legge di stabilità 2016 che prevedono la destinazione a favore delle tv e radio locali dell’extragettito Rai, nella misura massima di 50 milioni di euro annui, istituendo, contestualmente, nello stato di previsione della presidenza del Consiglio, un fondo straordinario per gli interventi di sostegno all’editoria, nel quale confluirebbero anche le forme di sostegno all’emittenza radiofonica e televisiva locale. fonte AGI

Editoria: lavoratori Unità a Fnsi, allarme per situazione

ROMA, 12 FEB – “Caro presidente ti scriviamo per manifestare il nostro allarme per la situazione della liquidazione della Nie srl e per l’atteggiamento assunto dal sindacato in questa complessa vicenda”, scrivono i lavoratori dell’Unità in una lettera al presidente della Fnsi Giuseppe Giulietti riassumendo la difficile vicenda del quotidiano.
“Finalmente il 18 dicembre scorso il Tribunale di Roma ha omologato il concordato preventivo e si è aperta l’ ultima fase: quella dell’asta per l’aggiudicazione definitiva della testata e la liquidazione dei Lo scrivono crediti”.
“Noi per primi, attraverso il nostro Comitato di Redazione – aggiungono – abbiamo contestato in alcuni punti l’ipotesi di ripartizione dei crediti inviata a ogni dipendete dal commissario liquidatore: dalle spese eccessive di pre deduzione a scapito dei creditori privilegiati (cioè dei lavoratori) alla inaccettabile decisione di inviare il preavviso di licenziamento ai lavoratori rimasti in cassa integrazione per non pagare la relativa indennità. Siamo determinati ad andare fino in fondo per far valere i diritti di tutti. Ma allo stesso tempo siamo decisi a conquistare l’obiettivo di fondo: il pagamento dei nostri crediti e un futuro per i posti di lavoro. Un esito – ti vogliamo ricordare – tutt’altro che scontato, come ha avuto modo di farci sapere lo stesso liquidatore giudiziale prof. Cabras.
Ora, avremmo ritenuto naturale trovare nella FNSI un sostegno in questa nostra difficilissima battaglia. Invece abbiamo l’impressione che il sindacato voglia seguire una strada diversa che non tiene nel giusto conto l’orientamento della maggioranza dei lavoratori della Nie espresso nel voto sull’intesa incorporata nel piano di liquidazione e nell’azione compiuta dalla rappresentanza sindacale in questi lunghissimi mesi di trattativa. Riteniamo che ciò sia sbagliato e auspichiamo che la Fnsi voglia farsi carico dei nostri problemi e impegnarsi in una battaglia unitaria per vedere applicato il piano in tutte le sue parti e in tempi rapidi, evitando che trovino spazio invece atteggiamenti che puntano a far saltare tutto, rimettendo in discussione gli impegni presi e facendo pagare ai lavoratori, a tutti i lavoratori della Nie, il prezzo di una mancata liquidazione. Siamo convinti, infatti, che contestare radicalmente il piano – votato dai chirografari, omologato dal tribunale e oggi in fase esecutiva – voglia dire intraprendere la strada che porta al fallimento. Allo stesso modo tentare di mettere contro lavoratori in casa integrazione e quelli tornati al lavoro ha come risultato la sconfitta di TUTTI. Evocare il tanto peggio tanto meglio non appartiene alla storia e alla natura del sindacato. E certo non dovrebbe essere nel suo interesse scaricare i costi di un fallimento sull’ente previdenziale, dai TFR e le mensilità non pagate ai nuovi ammortizzatori per chi perderà il lavoro.
Scusa la franchezza, ma crediamo che a questo punto, in una fase così delicata per tutti noi, servano parole chiare da parte di ognuno: dai nuovi acquirenti, dal commissario liquidatore e anche dalla FNSI che è il nostro sindacato”. fonte ANSA

EDITORIA: CAIRO, PASSAGGIO TOTALE A DIGITALE E’ ALZARE BANDIERA BIANCA =

Milano, 15 feb. Le testate che passano interamente al digitale e abbandonano il cartaceo “alzano bandiera bianca”. Lo ha detto il presidente di Cairo Communication, Urbano Cairo, a margine dell’assegnazione del premio Cairo a Milano, dopo che il britannico ‘The Independent’ ha annunciato il passaggio solo all’edizione online.

“C’è ancora un numero importante di persone che compra ancora il giornale cartaceo e non è giusto chiudere il cartaceo per avere solo l’online”. Invece il paywall che limita il numero di articoli che si possono leggere gratuitamente online, come ad esempio fatto dal ‘Corriere della Sera’, “è un’idea da perseguire. Far pagare cifre accettabili è sensato. La strada è giusta, ma poi bisogna fare dei check”. fonte Adnkronos

EDITORIA: RIESAME ANNULLA SEQUESTRO DA 450 MILA EURO A EDISERVICE

CATANIA 15-Feb-16 -Il Tribunale del Riesame di Catania, presieduto da Maria Grazia Vagliasindi, ha annullato il sequestro della somma di 452 mila euro a carico di Ediservice, societa’ editrice del Quotidiano di Sicilia. Il sequestro nel mese di gennaio era stato chiesto dalla procura etnea per presunte irregolarita’ nella percezione dei contributi all’editoria, dopo una indagine della Guardia di Finanza.
Ediservice, assistita dagli avvocati Carmelo Cali’ e Antonio Bellia, in una nota “ribadisce, come gia’ esposto in udienza camerale, ampia fiducia nell’operato dell’Autorita’ Giudiziaria”.
fonte ITALPRESS

Riforma editoria, ok su edicole a liberalizzazione con paletti =

Divieto stop arbitrari consegne, informatizzazione rete condivisa

15 feb 2015 – via libera al pacchetto di novità per le edicole dopo la conclusione delle votazioni degli emendamenti al testo base sulla riforma dell’editoria in commissione cultura della camera (dove il provvedimento è in prima lettura).
L’allarme lanciato durante alcune audizioni dalle organizzazioni sindacali dei giornalai su una crisi ormai endemica sembra aver smosso qualcosa: resta la previsione della “liberalizzazione della vendita dei prodotti editoriali” che preoccupa gli edicolanti ma viene resa più soft tentando di riaffermare alcuni divieti per rendere gli edicolanti un pò più forti nel rapporto con i distributori.

Il governo nell’esercizio della delega dovrà puntare ad accompagnare il processo di liberalizzazione assicurando “agli operatori parità di condizioni ferma restando l’applicazione” dell’articolo 9 di una legge del 1998 che rende nulli i patti derivanti da abuso di dipendenza economica e si fa espresso riferimento al “divieto di sospensioni arbitrarie delle consegne” da parte dei distributori ai singoli giornalai e all’esigenza di garantire “il pluralismo delle testate presenti in tutti i punti vendita”.

Verrà promosso un “regime di piena liberalizzazione degli orari di apertura dei punti vendita” e “la rimozione degli ostacoli che limitano la possibilità di ampliare l’assortimento e l’intermediazione di altri beni e servizi, con lo scopo di accrescere le fonti di ricavo potenziale”.

Novità anche sull’attesa informatizzazione della rete: viene inserito un criterio di delega per il “completamento” del processo di informatizzazione per connettere i punti vendita e tale operazione si sottolinea che dovrà avvenire “in maniera condivisa e unitaria”. Cosa peraltro già prevista dalla legge che eroga un contributo d’imposta per realizzarla ma che si è inteso riaffermare. fonte Askanews

EDITORIA: 2015 DA RECORD PER RADIO 24, RICAVI A +20% E BOOM EBITDA =

Roma, 15 feb – Radio 24 mette a segno un 2015 da record per ricavi e raccolta pubblicitaria: l’emittente news & talk del Gruppo 24 Ore diretta da Roberto Napoletano chiude i conti 2015 con ricavi a +20% circa, ebitda quasi sestuplicato con un ebitda margin del 16% circa e, per la prima volta nella sua storia, un risultato operativo positivo pari al 12,5% del fatturato. Eccezionale anche il risultato della raccolta pubblicitaria: la concessionaria System 24 nel 2015 ha più che raddoppiato la performance del mercato, positivo a +8,8%.

“L’investimento sulla qualità informativa che questa radio ha fatto a 360 gradi – dai notiziari alla storia che diventa grande attualità fino al costume e allo sport – e l’ideazione dei nuovi format per il week-end hanno fatto di Radio 24 sempre più un unicuum assoluto nel panorama nazionale e il mercato dei radioascoltatori e degli investitori pubblicitari ha riconosciuto e premiato questo valore e questa qualità”, commenta il direttore responsabile di Radio 24 e direttore editoriale del Gruppo 24 Ore Roberto Napoletano che prosegue: “Non c’è nessun giudice migliore del mercato e dei conti, anche per una società editoriale, a maggior ragione per Radio 24 che si connota come ‘l’altra radiò e che vede crescere ogni giorno sempre di più la sua capacità di attrazione”. fonte AdnKronos

GIORNALISTI: GIUSEPPE GIULIETTI INCONTRA ASSOSTAMPA TOSCANA = Il presidente della Fnsi ha parlato di riforma dell’editoria

Firenze, 16 feb.- Un presidente garante della dialettica sindacale e strenuo difensore dell’articolo 21 della Costituzione. Si è presentato così, Giuseppe Giulietti, presidente della Fnsi, a Firenze, durante l’incontro con il presidente dell’Associazione Stampa Toscana, Sandro Bennucci, e con il direttivo.

Un’ora di colloquio nel corso della quale Giulietti ha affrontato molti temi: dalla prossima tornata elettorale dell’Inpgi (definendo “raccapricciante” la rissa in corso sulle poltrone), alla nuova legge sull’editoria il cui testo base arriverà in aula a Montecitorio il prossimo 22 febbraio.

Una delle grandi novità del testo è l’introduzione del fondo sull’occupazione, ha spiegato Giulietti, ma bisogna stabilire bene quali siano i criteri di distribuzione dei finanziamenti.

Il presidente Fnsi ha poi proposto che proprio sulla nuova legge sull’editoria venga organizzato presto un incontro in Toscana, una giornata di studio con giuristi ed esperti per analizzare il testo, compararlo con le diverse leggi regionali in materia e semmai studiare insieme emendamenti da proporre all’aula parlamentare.

La proposta è stata accolta con entusiasmo da Sandro Bennucci e dal direttivo dell’Ast che, in sinergia con la Fnsi, si dedicheranno alla messa a punto del programma.

Giulietti si è poi soffermato sulla riforma del processo civile e sulla querela temeraria, indicando quelle che possono essere le correzioni al testo fermo in quarta lettura al Senato. Il presidente ha infine auspicato una solida unione di intenti tra Fnsi, Inpgi, Casagit e Ordine sul tema del nuovo contratto che, a suo avviso, deve vedere la partecipazione attiva delle associazioni regionali di stampa.

fonte AdnKronos

 

editoria: il fatto diversifica e investe in gastronomia rilevando 7% foodscovery
(milano, 16 feb – l’editoriale il fatto ha investito in foodscovery, piattaforma web e mobile per conoscere e acquistare i prodotti icona della gastronomia italiana direttamente dai laboratori e produttori artigianali del territorio come panifici, pasticcerie, macellerie, caseifici. L’investimento in questa startup innovativa, spiega una nota, rientra nella strategia dell’editore de il fatto quotidiano che ha l’obiettivo di diversificare e integrare il business tradizionale e il proprio piano industriale, il cui focus, naturalmente, resta sempre sui contenuti editoriali.
Editoriale il fatto ha investito attualmente 250.000 Euro in foodscovery, acquisendone una quota di circa il 7%, con la facoltà di salire fino al 12% in relazione al raggiungimento di target concordati e fino al 20% con un accordo di media for equity. fonte Radiocor

 

Editoria: Confindustria Tv, iniquo prelievo su emittenti Approvato ieri in Commissione Cultura della Camera  ROMA, 16 FEB – “Risulta incomprensibile e quindi non condivisibile il contributo di solidarietà nel settore dell’informazione, pari allo 0,1% del reddito complessivo delle concessionarie pubblicitarie sui mezzi di comunicazione radiotelevisivi, approvato ieri in Commissione Cultura della Camera dei Deputati nell’ambito dell’esame della legge per l’istituzione del Fondo per il pluralismo e l’innovazione dell’informazione”. E’ quanto sostiene Confindustria Radio Televisioni (CRTV), ribadendo “tutta la propria contrarietà all’imposizione di un prelievo forzoso, di dubbia costituzionalità, del tutto ingiustificato e non sostenibile per le imprese televisive, già pesantemente segnate dalla contrazione del mercato pubblicitario”.
“Occorre ricordare – si legge in una nota – che il settore basa la sua sopravvivenza soprattutto, e nella maggioranza dei casi esclusivamente, sul mercato pubblicitario, la cui contrazione di risorse disponibili sta mettendo in difficoltà tutto il sistema. Un sistema che già investe somme ingenti per assicurare ai cittadini informazione di qualità occupando decine di migliaia di addetti. Tale posizione era stata peraltro già ampiamente illustrata da CRTV nel corso dell’audizione sul tema presso la Commissione Cultura del 14 gennaio scorso”.
“Secondo CRTV (facendo peraltro un generale riferimento al Testo Unico delle Imposte sui Redditi) non consente di individuare in modo univoco l’ambito di applicazione del contributo di solidarietà – sottolinea Confindustria Tv -. Resta infatti da capire se tale contributo riguardi anche le grandi multinazionali di Internet che operano in Italia per la raccolta della pubblicità “on-line” e che rappresentano una quota significativa crescente del mercato. Se così non fosse si determinerebbe una pesante asimmetria concorrenziale tra imprese operanti nello stesso settore dell’audiovisivo”.
“CRTV fa pertanto appello al Parlamento – prosegue Confindustria – perché voglia riconsiderare questa misura che appare iniqua, considerando che non è stata neppure prevista per le TV locali e le radio la possibilità di accedere ai benefici fiscali in tema di investimenti pubblicitari”.  fonte ANSA

 

Editoria, m5s: stop rapporti lavoro con giornalisti pensionati

Con riforma governo stringe guinzaglio libertà stampa

roma, 16 feb 2015 – “oltre ai contributi pubblici, le testate giornalistiche dovranno dare evidenza di tutti gli eventuali finanziamenti che riceveranno, a qualunque titolo.
Inoltre, nell’ambito della delega relativa alla modifica dei requisiti per l’accesso ai trattamenti pensionistici, dovrà essere previsto il divieto di mantenere il rapporto lavorativo con un giornalista pensionato. Si tratta di due emendamenti firmati dal movimento e approvati in commissione cultura che mitigano le storture ma non cambiano la natura di un provvedimento, quello che istituirà un nuovo fondo per il finanziamento all’editoria, che contestiamo alla radice”. Così i deputati m5s in commissione cultura commentano il giorno dopo i lavori sul progetto di legge che arriverà in aula a montecitorio il 22 febbraio.

“In questo modo verrebbe scritta la parola ‘fine’ a un sistema che consentiva alla categoria di godere di un inaccettabile privilegio, dal momento che ai giornalisti è ancora consentito di andare in pensione a 58 anni. Resta fermo il fatto che è una barzelletta definire il fondo per l’editoria come uno strumento per difendere e tutelare il pluralismo. Il fine di questo provvedimento è quello di subordinare ancora di più il controllo della stampa a palazzo chigi, che mette in campo veri e propri aiuti di stato”, proseguono in una nota.

“Il guinzaglio messo dalla politica alla stampa si stringe sempre di più: chi oserà davvero attaccare il proprio principale ‘sponsor’? un progetto, quello che il pd e renzi stanno realizzando, che farà la felicità degli editori ma non migliorerà nemmeno di una virgola la qualità dell’informazione nel nostro paese”, concludono. fonte Askanews

Editoria: Assostampa in II Commissione, urgente riforma legge

Cagliari, 17 feb. – Nel rappresentare la situazione di una realta’ storica della Sardegna come l’Isre (Istituto superiore regionale etnografico) il presidente Bruno Murgia ha messo l’accento sulla capacita’ dell’istituto di “allargare il suo campo di azione nella cultura, veicolando con nuovi mezzi espressivi il grande messaggio identitario della Sardegna”. Chiediamo risorse aggiuntive, ha detto, “per fare e non per esistere, abbiamo grandi progetti e persone molto motivate a realizzarli ma per competere e far emergere la qualita’ delle nostre proposte anche nella cultura c’e’ bisogno di specialisti”.
Nella Fondazione Nivola, ha osservato la presidente Giuliana Altea, “c’e’ molto volontariato a cominciare dal consiglio di amministrazione ma soprattutto la volonta’ di proporre alla Sardegna (e non solo) una programmazione aperta alle altre realta’ dell’isola ed alle piu’ importanti istituzioni culturali ma i fondi regionali ci consentono appena di coprire i costi di funzionamento”. Abbiamo bisogno di piu’ risorse, ha concluso, “perche’ pensiamo di poter dare col nostro lavoro una spinta alla diversificazione delle nostre attivita’ per conquistare spazi di autonomia che ci rendano sempre meno dipendenti dal sostegno della Regione”.
Come rappresentante della Coop Athena di Tempio, che dal 1998 gestisce il sistema bibliotecario della Gallura, Immacolata Sanna ha rivolto un appello alla Regione per un settore che “tutti i giorni fornisce ai cittadini servizi gratuiti di qualita’ ma viene considerato la Cenerentola della cultura”. La Sanna ha poi espresso preoccupazione per l’impostazione della finanziaria relativa al settore, con cui i costi del sistema bibliotecario regionale vengono ripartiti fra Regione e Comuni, con questi ultimo che dovranno farsi carico del 15% delle spese. I Comuni non ce la faranno, ha sostenuto la Sanna, “e quelli piu’ piccoli saranno costretti a chiudere le biblioteche”. Luigi Manias ha richiamato l’attenzione della commissione sulla specificita’ della Biblioteca gramsciana, “il fondo librario piu’ articolato d’Italia con oltre 5000 volumi che rappresentano un riferimento specialistico per studiosi e ricercatori”. Dal 2007, ha ricordato, “abbiamo costituito una onlus che, attraverso una rete sempre piu’ sviluppata di collaborazioni nazionali ed internazionali, ha realizzato eventi culturali legati all’opera gramsciana; chiediamo alla Regione di poter proseguire questo percorso virtuoso”.
Assente il presidente della Fondazione Garibaldi Mario Birardi, e’ toccato al capogruppo di Cps Pierfranco Zanchetta sollevare il problema della presenza della Regione nell’istituzione, nata in occasione dei 150 anni dell’unita’ d’Italia ed ospitata a Caprera nel forte di Abbuticci, risalente alla seconda guerra mondiale e completamente ristrtturato. E’un luogo, ha detto fra l’altro Zanchetta, “che racconta la vita e l’opera di Garibaldi al mondo e la Sardegna non puo’ essere assente da questo formidabile veicolo di cultura”.
Infine, la commissione ha ascoltato i rappresentanti delle Scuole civiche di musica, 41 strutture presenti in un territorio comprendente 100 comuni, con 12.000 alunni ed 800 docenti. A nome delle scuole, Andrea Santucciu ha espresso apprezzamento per l’intervento aggiuntivo operato dalla Regione lo scorso anno, che ha permesso alle scuole di operare in un quadro di maggiore stabilita’.
Le scuole civiche di musica, ha ricordato, “sopperiscono anche alle carenze dello Stato nella pubblica istruzione, nei territori come nel rapporto con le Universita’”. Sulla finanziaria, Santucciu ha chiesto alla Regione un ulteriore sforzo per assicurare la continuita’ didattica delle strutture ed un nuovo regolamento per impostare una programmazione pluriennale ed incrementare gli iscritti.
fonte AGI

 

-Editoria, Sole 24 Ore smentisce ipotesi di aggregazioni

Milano, 18 feb. – Il presidente del gruppo Sole 24 Ore, Benito Benedini, smentisce “categoricamente, perché prive di fondamento, le notizie recentemente circolate relative ad ipotesi di aggregazione della società che rappresenta, con altre aziende editoriali”. Lo si legge in una nota.

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